Pittura giapponese, l’arte della natura
Buon giorno a tutti! Sono Shoko Okumura, pittrice specializzata in pittura giapponese, potete vedere alcuni dei miei lavori nella galleria dei dipinti. Mi sono laureata all’università statale d’arte di Tokyo, ora lavoro e insegno la pittura giapponese a Milano. Grazie ad Andrea Secco, ItaliaJapan.net mi ospita, e ho avuto questa occasione per parlarvi dell’arte giapponese.

Paesaggio con la china, di Shoko Okumura
La pittura giapponese, ma non solo la pittura, in generale la cultura tradizionale giapponese, ha sempre qualche collegamento con la natura e con le quattro stagioni. Per ogni stagione ci sono diverse usanze; fin dall’antichità, ed anche oggi, ai giapponesi piace molto godere dei vari aspetti delle diverse stagioni.
Anche nella pittura, si può osservare che i soggetti rappresentati hanno sempre un collegamento diretto con le stagioni dell’anno, tutto ciò mette in luce la sensibilità ed il grande rispetto che i giapponesi nutrono nei confronti della natura e di tutto quello che ne fa parte, uomo compreso.
Visto che siamo ancora in inverno, vediamo la bellezza di questa stagione, attraverso tre dipinti di grandi pittori giapponesi!

L’albero di pino innevato, di Okyo Maruyama
“L’albero di pino innevato” è un capolavoro di Okyo Maruyama (nato a Kyoto, 1733-1795), un dipinto su paravento, commissionato dalla famiglia Mitsui. A destra c’è un albero maschile di pino, a sinistra invece, ci sono due alberi femminili. Sugli alberi femminili c’è tanta neve, mentre quello maschile è caratterizzato da un grosso tronco con un forte colore di china, e c’è meno neve rispetto a quelli femminili. Sicuramente pensate che il pittore abbia utilizzato del colore bianco per realizzare la neve, invece l’ha dipinta senza colore.
Questa opera è stata realizzata solo con la china e il colore oro, il bianco della neve è il colore della carta. Si vede spesso questa tecnica nella pittura giapponese con la china. L’opera si trova al Mitsui Memorial Museum di Tokyo, questo dipinto di solito è in esposizione a gennaio.
Successivamente vediamo il capolavoro di Kaii Higashiyama (1908-1999), “Capodanno“, un paesaggio di Kyoto, sta nevicando sulla zona di San-jo.

Capodanno, di Kaii Higashiyama
L’opera trasmette la serenità silenziosa e la tranquillità, con le case tipiche di Kyoto. Un grande scrittore, Yasunari Kawabata, una volta ha chiesto a Higashiyama di dipingere i paesaggi di Kyoto, prima che sparisse la vecchia città di Kyoto… Perchè in quell’epoca cominciarono a costruire i nuovi palazzi, ed inoltre si stavano perdendo numerose usanze tradizionali.
Nel momento in cui gli è stato chiesto, Higashiyama era indeciso sulla strada da intraprendere con la sua pittura; dopo essere stato in Germania, e successivamente tornato in Giappone in periodo di guerra, si convinse a dipingere i paesaggi di Kyoto. Alla fine realizzò numerosi dipinti paesaggistici di Kyoto, e questa opera è l’ultima della serie.
Ora vediamo l’ultima opera, un capolavoro di Korin Ogata (1658-1716, periodo Edo), “Kohaku baizu – byobu” (fiore bianco e rosso di prugna su paravento), si trova al museo MOA, ad Atami (provincia di Shizuoka).

Kohaku baizu – byobu, di Korin Ogata
L’albero di sinistra, con fiori bianchi, è un vecchio albero di prugne.
Invece l’albero di destra, con fiori rossi, è un albero più giovane.
Tra questi alberi c’è un fiume che rappresenta “il trascorrere del tempo”.
Lo sfondo è fatto con un foglio d’oro, invece il fiume è stato realizzato con un foglio d’argento, utilizzando la reazione chimica tra argento e zolfo.
Nel periodo che va da metà febbraio a inizio marzo, in Giappone si possono vedere i fiori di prugna, i posti in cui ammirare questo spettacolo sono numerosi. Per esempio il castello di Osaka, è uno dei posti più famosi per i fiori di prugna, ci sono circa 1250 alberi ed è davvero spettacolare!
Allora ci vediamo al prossimo aggiornamento, spero che vi sia piaciuto l’argomento, a presto!
Shoko Okumura