Kaminarimon
Kaminarimon è la porta d’ingresso che dà accesso alla zona sacra del famosissimo tempio buddista Sensō-ji. Si trova nel quartiere Asakusa, il più vivace e gettonato da un punto di vista turistico, e se ben osservata permette di carpire particolari della cultura giapponese non troppo noti. Non è un caso che Kaminarimon sia una delle mete più gettonate da chi accinge a visitare il paese del Sol Levante, carica com’è di dettagli che rimandano ad una simbologia tutta da scoprire. L’originale porta d’accesso alla zona sacra del tempio Sensō-ji fu completata nel 941. Non ad Asakusa come si pensa, ma in un luogo geograficamente molto lontano, ovvero a Komagata. Solo al termine della sua costruzione venne trasportata in questo quartiere di Tokyo, dov’è rimasta a far la guardia per diversi secoli. Quella che vediamo oggi non è tuttavia la porta originale, che è andata distrutta in diversi incendi che hanno colpito l’area in cui si trova la porta sacra: l’ultima ricostruzione risale al 1960. Ma a chi si deve l’esistenza di Kaminarimon? Al militare Taira no Kinmasa, che ne commissionò la costruzione nel 941 d. C. e al quale si deve, probabilmente, la presenza di tutti gli oggetti carichi di significato simbolico che adornano questa splendida porta.
Kaminarimon musa ispiratrice di opere d’arte di grande pregio
Kaminarimon non è solo l’anticamera del tempio buddista Sensō-ji. Per i giapponesi è semmai un luogo fortemente identitario, un preziosissimo lascito del passato attorno al quale il tempo sembra quasi essersi fermato. Ed è per questo motivo che la porta sacra in stile pagoda viene spesso ritratta in dipinti ed opere d’arte, in particolar modo in quelle dell’artista Katsushika Hokusai, massimo esponente del periodo Edo. Le sue opere ci raccontano che Kaminarimon è il fulcro del tradizionale quartiere di Asakusa, testimone silenzioso della storia del Giappone e parte integrante del paesaggio.
Chi ritraggono le statue che sorvegliano la porta?
Per quanto riguarda la struttura, Kaminarimon è sorvegliata da due statue poste ai lati della pagoda: una rappresenta il dio del vento Fujin, mentre l’altra quello del tuono Raijin. Sono loro ad aver ispirato il nome originario della porta, Furaijin-mon, la cui traduzione letterale è proprio porta del tuono. La presenza di queste due statue non è dunque casuale: le due divinità sono lì per proteggere il tempio da incendi e temporali e per preservare la sua bellezza. Una volta oltrepassata la porta è poi possibile ammirare altre due statue, anch’esse raffiguranti delle divinità buddiste: si tratta stavolta di Tenryu e Kinryu, che hanno ispirato due sculture che furono donate nel 1978 ai buddisti del tempio come omaggio alla dea Kannon, in onore della quale venne eretto il Sensō-ji.
La gigantesca lanterna rossa che è il simbolo di Kaminarimon
L’elemento più caratteristico della struttura resta comunque la gigantesca lanterna rossa collocata esattamente al centro della porta Kaminarimon. Definirla imponente sarebbe un eufemismo, dal momento che ha un diametro di 3,4 metri, è alta 4 e pesa qualcosa come 700 kg. La lanterna viene rimossa ogni anno a maggio, nel terzo weekend del mese e in concomitanza con l’inaugurazione del festival annuale Sanja Matsuri, per permettere ai visitatori di oltrepassare la porta. Ai lati della lanterna troviamo poi dei carattere kanji che recitano Kaminarimon e Furaijinmon, mentre alla base di essa vi è un dipinto raffigurante un dragone. E dopo aver ammirato ogni singolo dettaglio della splendida porta sacra, non resta che superarla e dirigersi verso il tempio Sensō-ji, avendo cura però di godersi la magica atmosfera che si respira in via Nakamise Dori.
Informazioni
Nome in giapponese | 雷門 (Kaminarimon) |
Orario d’apertura | |
Giorni di chiusura | |
Costo d’ingresso | |
Indirizzo | 2-3-1 Asakusa, Taito-ku, Tokyo 111-0032 Guarda sulla mappa |
Accesso | |
Sito web | www.senso-ji.jp |