Hisaye Yamamoto
Hisaye Yamamoto, nata il 23 agosto 1921 a Redondo Beach, California, e deceduta il 30 gennaio 2011, è stata una scrittrice e giornalista nippo-americana rinomata per le sue opere che esplorano le esperienze uniche dei nippo-americani residenti negli Stati Uniti durante la metà del XX secolo. Yamamoto ha pubblicato il suo primo racconto, “The High-Heeled Shoes”, nel 1948, per poi dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, abbandonando il giornalismo. La sua narrativa ha esplorato tematiche legate all’incrocio tra genere, razza ed etnia, ed è stata influenzata dalle avversità che ha superato durante la sua permanenza in un campo di prigionia. È stata tra i primi scrittori nippo-americani a guadagnare fama nazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La collezione di racconti brevi “Seventeen Syllables and Other Stories”, pubblicata per la prima volta nel 1988, è una delle opere più note di Hisaye Yamamoto. Questa raccolta affronta temi legati all’esperienza degli immigrati giapponesi in America, alla disconnessione tra immigrati di prima e seconda generazione, nonché al difficile ruolo delle donne nella società. Le storie di Yamamoto spesso riflettono le sue esperienze vissute in un campo di internamento durante la Seconda Guerra Mondiale e la discrepanza generazionale tra gli immigrati giapponesi e i loro figli, per cui ha ricevuto riconoscimenti dall’Association for Asian American Studies per la sua collezione “Seventeen Syllables and Other Stories”.
Nata da genitori immigrati contadini di fragole provenienti da Kumamoto, Giappone, la famiglia di Yamamoto si trasferiva frequentemente a causa delle leggi razziali dell’epoca. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la sua famiglia fu internata in un campo in Arizona, esperienza che influenzò profondamente la sua scrittura. Dopo la guerra, Yamamoto lavorò per il “Los Angeles Tribune”, un settimanale destinato al pubblico afroamericano, come editorialista, editor e reporter sul campo. Questa esperienza le permise di esplorare alcune delle sfaccettature dell’interazione razziale negli Stati Uniti, separate da quelle vissute in prima persona nel campo di internamento, ampliando la ricezione del suo lavoro per includere pubblico non asiatico-americano.
Le opere di Hisaye Yamamoto continuano a essere una finestra preziosa sulle sfide e le esperienze dei nippo-americani durante un periodo tumultuoso della storia americana, fornendo una voce autentica e toccante alle comunità spesso trascurate e mal rappresentate.