21st Century Museum

A poca distanza dai bellissimi giardini di Kenrokuen, nel cuore della città di Kanazawa sorge il 21st Century Museum of Contemporary Art, dove sono esposte opere d’arte moderna di artisti nipponici e non solo, divenendo così uno dei più importanti e famosi musei di tutto il Giappone, accogliendo ogni anno 2 milioni di visitatori.
Il museo è stato inaugurato nel 2004 ed è stato progettato dagli architetti Ryue Nishizawa e Kazuyo Sejima, fondatori del rinomato studio Sanaa e vincitori nel 2010 del premio Pritzker Prize.
Il museo sorge all’interno di una struttura che si distingue dalle altre costruzioni storiche di Kanazawa, costituendo essa stessa un’opera d’arte: trattasi di una bianca costruzione circolare alta solo 5 metri, dove il vetro è il protagonista. Il visitatore si ritroverà davanti ad un edificio minimalista, luminosissimo e dalle forme essenziali, che a molti sembrerà quasi un UFO atterrato in Giappone. Non esiste una facciata principale, ma il tutto è un unicum che inghiotte il visitatore che quasi inconsapevole si ritrova all’interno. Le stesse sale sono tra loro comunicanti, invogliando quel gioco di scoperta e quell’interazione che cattura grandi e piccini.

Le più importanti opere del Museo

Il 21st Century Museum of Contemporary Art, che consta di una biblioteca, di aree giochi per bambini, di sale conferenze e di una sala da tè ricostruita nello stile tipico dell’epoca Edo, ospita collezioni permanenti e temporanee, come quella Jan Fabre x Katsura Funakoshi del 2010 che ha riscosso grande successo.
Sono molti gli artisti rappresentati dalle loro opere custodite proprio all’interno del museo: si ricordano tra gli altri Matthew Barney, Atsuko Tanaka, Olafur Eliasson e Gerhard Richter.
Tra le opere più curiose e simboliche del museo c’è in particolare La Piscina, realizzata da Leandro Erlich: avvicinandosi si osservano in basso le persone che sembrano camminare e fluttuare nell’acqua; di grande impatto è poi Blue Planet Sky di James Turrel, una camera con una grande finestra sul soffitto creata per contemplare il cielo ed i suoi cambiamenti.
Molte interessanti installazioni sono infine collocate anche nell’area esterna adiacente al museo: tra queste merita una menzione particolare Color Activity House, una sorta di labirinto a spirale dalle pareti colorate realizzato da Olafur Eliasson.

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Andrea Secco

Fondatore di ItaliaJapan.net, del GiappoTour e di GiappoLife. Vivo a Tokyo e da anni mi occupo di aiutare chi vuole venire in Giappone per viaggio, studio o lavoro. Ho una grande passione per i viaggi e per la scoperta di culture diverse, la stessa passione che cerco di trasmettere quando racconto le mie esperienze nel Paese del Sol Levante.